Biblioteca (lettura pubblicata dalla BBT the bhaktivedanta book trust international)



I DIALOGHI DI SRILA PRABHUPADA
Le espansioni dell'illusione
La seguente conversazione tra Sua Divina Grazia A. C. Bhaktivedanta Swami
Prabhupada ed alcuni suoi discepoli ebbe luogo nel giugno del 1974
durante una passeggiata mattutina a Parigi

Srila Prabhupada: Qual è secondo te il significato della parola maya?

Discepolo: Attribuire valore a qualcosa senza vederne la relazione con Krishna.

Srila Prabhupada: Sì. Il significato della parola maya è spiegato molto bene nello Srimad-Bhagavatam [2.9.34]:
rite’rtham yat pratiyeta
na pratiyeta catmani
tad vidyad atmano mayam
yathabhaso yatha tamah
Considerare qualcosa indipendente da Krishna è maya, l’illusione, perché in questo modo dimentichiamo la realtà originale e riteniamo molto importante il suo riflesso. Per esempio, supponiamo che il sole si rifletta nell’acqua e poi illumini la parete. Se consideriamo molto importante la luce riflessa sulla parete e dimentichiamo il sole, la realtà originaria, questo è maya. [Srila Prabhupada indica alcuni edifici vicini] Questi edifici furono costruiti senza pensare a Krishna, ma le persone ne rimasero molto entusiaste. Ora tutto quello che ne rimane sono le rovine. Perciò l’energia usata per costruire questi edifici è maya e l’entusiasmo che ora hanno le persone nel visitare questi resti – anche questo è maya. Tutto ciò è un’espansione di maya, l’illusione.

Discepolo: I parigini potrebbero lamentarsi del fatto che tu non apprezzi queste realizzazioni architettoniche?

Srila Prabhupada: No, noi apprezziamo moltissimo l’intelligenza dell’architetto, ma se quando si costruisce un grande edificio ci si dimentica di Krishna, questo è maya. Altrimenti è realtà. Se gli abitanti di Parigi avessero installato Krishna in questi edifici, come sarebbe stato bello! La gente avrebbe cantato, danzato e preso prasadam ogni giorno. Non ci sarebbe stata assolutamente maya. Questi grandi edifici avrebbero dovuto essere luoghi in cui le persone adorano Krishna, invece vi adorano le ossa, qualche ossa di morto..

Discepolo: Alle persone si dovrebbe insegnare che tutto appartiene a Krishna.

Srila Prabhupada: È un fatto che tutto appartiene a Krishna. Perché non lo capiscono?

Discepolo: Quando diciamo: “Tutto appartiene a Krishna,” essi dicono: “Noi non sappiamo chi è Krishna.”

Srila Prabhupada: Questa è una sciocchezza. Può darsi che tu non sappia che tutto appartiene a Krishna, ma sai che appartiene a qualcuno che non sei tu. Si può chiamare Krishna o in un altro modo – ciò non ha importanza – ma niente appartiene a te. Come puoi negarlo? Supponi che io venga a Parigi e mi trattenga per una settimana. Ciò significa che Parigi è mia? Nello stesso modo tu provieni dal ventre di tua madre e rimani nel mondo, diciamo, per ottanta anni. Questo significa che il mondo è tuo? Allora perché dici: “Questa è la Francia, “Questa è l’Europa,” “Questa è l’America,” “Questa è la mia nazione”? Questa terra c’era prima della tua nascita e quando te ne andrai rimarrà qui. Allora come puoi dire che è tua? Qual è la risposta?

Discepolo: La terra appartiene alla persona che l’ha creata.

Srila Prabhupada: E chi l’ha creata?

Discepolo: La natura.

Srila Prabhupada: Che cosa è questa natura?

Discepolo: La forza vitale che opera dietro di essa?

Srila Prabhupada: La natura è l’energia di Krishna (mayadhyaksena prakritih suyate sa-caracaram [Bhagavad-gita 9.10]) Quindi tutto è stato creato da Krishna e tutto appartiene a Krishna.

Discepolo: Srila Prabhupada, le Scritture insegnano che in realtà noi siamo minuscole anime spirituali – una decimillesima parte della punta di un capello – eppure siamo così presuntuosi da pensare: “Io sono Dio” o “Io sono il controllore della natura materiale”. Com’è possibile avere questa illusione?

Srila Prabhupada: Perché hai una concezione materiale della vita. Non sai di essere una minuscola anima spirituale, una particella di coscienza. Pensi: “Io sono questo grosso corpo grasso,” Proprio come un cane pensa: “Io sono un bulldog forte.” Si tratta della stessa illusione.

Discepolo: Il materialista però insisterà nel dire che agisce indipentemente da Dio.

Srila Prabhupada: Come può essere indipendente da Dio? Napoleone voleva compiere la sua impresa, conquistare l’Europa, ma fu scacciato dalla sua posizione. Era una persona potente, ma non gli fu consentito di raggiungere il suo scopo. Come poteva pensare di essere indipendente da Dio? Questo è da sciocchi. Era costretto a essere scacciato dal suo corpo in qualsiasi momento, eppure continuava a pensare: “Io sono indipendente”. In che cosa consisteva la sua indipendenza? Era soltanto stupidamente presuntuoso. E ora, dopo essere stato scacciato dal suo corpo, se ha preso quello di un cane o di un gatto, quale beneficio ha tratto da tutte le sue attività passate? Nella Bhagavad-gita [3.27] Krishna dice: prakriteh kriyamanani gunaih karmani sarvasah: “Tutto si svolge ubbidendo alle severe leggi della natura.” Ma noi siamo così sciocchi che pensiamo di essere indipendenti.

Discepolo: Srila Prabhupada, nella Bhagavad-gita Krishna dice che qualunque cosa pensiamo al momento della morte determinerà la nostra nascita successiva. Allora è vero che le forti impressioni accumulate nella mente di un materialista lo costringeranno a prendere un altro corpo?

Srila Prabhupada: Sì.

Discepolo: E un devoto non accumula impressioni nella mente?

Srila Prabhupada: No. Egli ha delle profonde impressioni nella mente; le sue impressioni mentali riguardano Krishna. Egli pensa sempre a Krishna. Per esempio, possiamo essere propensi a creare un bel parco come questo. Abbiamo delle energie creative. Perciò ci viene consigliato, nirbandhah krisnasambandhe: create per Krishna. Anche in India sono stati costruiti grandi edifici simili a fortezze, ma sono templi per l’adorazione di Krishna. Se le persone che hanno realizzato questo parco avessero usato le proprie energie per dedicarlo a Krishna, ne sarebbero stati purificati. Ma poiché questo parco ha semplicemente lo scopo di soddisfare i sensi, noi sappiamo che le persone che lo costruirono erano soggette alle leggi della natura. Così accrebbero la loro contaminazione materiale. Potete creare moltissime cose, ma se venite contaminati dalle tre influenze della natura materiale e dovete accettare il corpo di un gatto o di un cane, qual è il beneficio per voi?